Posti su una collina coronata dall’antico convento dei Cappuccini a circa un chilometro dal centro storico di Urbino, i cinque collegi articolati in forma di città-campus per universitari vengono realizzati dall’architetto genovese Giancarlo De Carlo tra il 1962 e il 1983.
Considerato il suo progetto manifesto, è certamente uno degli esempi più rilevanti per l’architettura italiana degli anni Settanta, molto apprezzato anche a livello internazionale.
Il Collegio del Colle, realizzato su commissione di Carlo Bo, rettore dell’Università di Urbino, è stato il primo a cui hanno fatto seguito, senza interruzione fino al 1983, gli altri collegi.
Alle singole parti del Complesso è stato dato – dalle maestranze che le costruivano – un nome che ne richiama la forma: il Tridente, le Serpentine, l’Aquilone e la Vela, come accade per le costellazioni celesti.
Il collegio del Colle e’ stato il primo nucleo ad essere costruito e si compone di un corpo centrale, di due ampi archi, che contengono le stanze, che si deformano adagiandosi sul terreno in pendenza e del declivio verde , attraversato dai percorsi che collegano le stanze al corpo centrale che tra I due elementi e’compreso.
Il corpo centrale contiene i servizi collettivi, gli spazi per la didattica, gli uffici e zone per lo studio libero. I percorsi tagliano perpendicolarmente il colle e danno accesso ai ballatoi che, adattandosi all’orografia del colle, seguono l’ andamento delle cellule.
Oggi prevalentemente utilizzato come foresteria il Colle offre ai suoi ospiti una vista protetta del paesaggio circostante verso cui ogni cellula e’ orientata e che ancora oggi, nonostante l’espansione universitaria, appare verde e naturale.